Redazione

9 set 2020

Parmigiana fa colazione al bar ma viene multata perché ha la mascherina abbassata sul mento.

Oggi vogliamo raccontarvi quanto successo ad una donna parmigiana, diretta nella zona di La Spezia, per qualche giorno di vacanza.

Giuly la chiameremo così, nella mattinata di lunedì 7 settembre, era appena scesa dal treno arrivato a Pontremoli in provincia di Massa - Carrara, per attendere la coincidenza per La Spezia. Nell'attesa aveva deciso di recarsi nel bar della stazione per fare colazione. Una volta entrata nell'esercizio commerciale, con mascherina al volto, ha pagato un the ed una brioche e si è seduta nella saletta interna per consumare quanto acquistato.

Dopo poco, verso le ore 08:45 un agente di polizia ferroviaria le si è avvicinato alle spalle, chiedendole bruscamente di alzarsi la mascherina che Giuly aveva abbassata sul mento, per consumare la colazione. La donna spaventatissima e tremante dall'improvvisa incursione alle spalle, si è alzata sistemandosela sul volto ed intanto l'agente raggiunto da una collega le ha chiesto i documenti. Giuly in panico dopo aver mostrato il documento ha ribadito di non aver fatto nulla di male e ha informato che sarebbe dovuta scappare a prendere la coincidenza che di li a poco sarebbe passata. L'agente però non ha voluto capire scusanti e ha condotto la donna in ufficio della Polfer.

Giuly ha dovuto attendere per quasi un ora e mezza i controlli fatti dall'agente che tra una telefonata e l'altra ha redatto un verbale di sanzione per la modica cifra dai 400,00 euro ai 3.000 euro a seconda dei tempi di pagamento.

Il motivo citato nel documento rilasciato a Giuly è scritto in grassetto: "Ha violato l'art. 4 comma 1 del D.L. 19/2020 convertito in legge 35/2020 in relazione con l'art. 1 comma 1 del DPCM del 7 agosto 2020, perché ometteva di utilizzare la mascherina monouso obbligatoria all'interno del buffet della stazione. Nella circostanza dopo aver consumato, si tratteneva al tavolo a guardare la televisione omettendo di utilizzare la prescritta mascherina obbligatoria".

Dopo quanto successo, abbiamo voluto sentire Giuly direttamente al telefono. Ancora spaventata ci dice di non aver fatto nulla di male. Che non si può consumare una colazione con la mascherina. Che lavorando con il pubblico lei la indossa anche 8/10 ore di fila ogni giorno. Che c'erano alcuni ragazzi di colore, proprio li fuori sui binari, ma che non sono stati minimamente multati e nemmeno gli sono stati controllati i documenti.

Giuly trova tutto questo assurdo. Un abuso di potere. Indossava la mascherina, ma sotto il mento perché stava mangiando. Ancora oggi non crede a quanto successo e i suoi 3 giorni di vacanza le sono stati completamente rovinati. Immediatamente ha sentito il suo legale di Parma e ha deciso di far ricorso all'ingiusta sanzione.

Abbiamo sentito Giuly ancora sconvolta e avvilita. Si è sentita una criminale, scortata da due agenti per nulla ressicuranti verso di lei, in un ufficio freddo e piccolo.

Ok la sicurezza, ma forse non si starà un po' esagerando?...

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