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Bambino che ha la febbre a scuola. Cosa succederà? Le regole del ministero e dell'ISS.

Il rientro a scuola per settembre pone ancora molti interrogativi ed uno dei più assillanti per i genitori è "cosa succederà se nostro figlio avrà febbre a scuola o verrà ritenuto positivo?"...


Proprio in queste ore sul web girano una marea di fake news, e noi vogliamo fare chiarezza analizzando solo ed esclusivamente i protocolli emessi dal ministero della pubblica istruzione.

Per spiegarlo ebbene partire dal principio.


E' fondamentale ricordare che vi è "obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di temperatura oltre i 37.5° o altri sintomi simil-influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria. E' fatto obbligo di fare ingresso o di poter permanere nei locali scolastici laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi simil-influenzali, con temperatura oltre 37.5° o se vi è provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.) stabilite dalle Autorità sanitarie competenti. Questo è ritenuto il principio fondamentale.


Potrebbe capitare però che nostro figlio abbia la febbre a scuola. Cosa succederebbe allora?...


Il ministero specifica così: "Nel caso in cui una persona presente nella scuola sviluppi febbre e/o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria contenute nel Documento tecnico, aggiornamento del 22 giugno u.s., alla sezione “Misure di controllo territoriale” che, in coerenza con quanto già individuato nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020 (punto 11 - Gestione di una persona sintomatica in azienda), ha individuato la procedura da adottare nel contesto scolastico. Si riporta di seguito la disposizione: “Misure di controllo territoriale - In caso di comparsa a scuola in un operatore o in uno studente di sintomi suggestivi di una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, il CTS sottolinea che la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato. La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee. Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità”.


Inoltre: Gli esercenti la potestà genitoriale, in caso di studenti adeguatamente e prontamente informati, si raccorderanno con il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per quanto di competenza.


QUINDI NON VI SARA' ALCUN "SEQUESTRO DI PERSONA":


1) Se il bambino ha febbre a scuola viene "isolato" con l'ausilio del personale sanitario interno all'istituto, munito dei DPI previsti dalle legge.

2) Vengono chiamati i genitori e allertato il sistema sanitario che provvederà alle verifiche del caso.

3) Il bambino fa ritorno a casa per la quarantena del caso in caso in cui sarà positivo al Covid19.

Queste sono le regole del ministero e dell'Istituto superiore della sanità.



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