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  • Immagine del redattoreRedazione

Buoni spesa per Covid19. Altro che mangiare. Si rivendevano i buoni spesa per denaro contante.

I fondi stanziati dallo stato ai comuni Italiani, per aiutare la popolazione in stato di necessità durante la pandemia da Coronavirus, sono e saranno consegnati come buoni spesa. Tali buoni spesa sono assegnati a seguito di una valutazione dei servizi sociali locali.

Inizialmente non si prevedeva la necessità di fare domanda di alcun tipo, ma per venire a conoscenza anche dei nuovi cittadini in difficoltà, i comuni hanno giustamente deciso di porre ognuno dei propri criteri di selezione.

A Gravina di Puglia però qualcosa sembra andato storto. Gravina fa parte della città metropolitana di Bari. A denunciare quanto accade, in un video sui social, il sindaco Alessio Valente. Pur di avere denaro contante, qualche cittadino si sta rivendendo i buoni spesa sottocosto. Ad esempio un buono di 100 euro, viene rivenduto a 70/80 euro.

Insomma buoni spesa utili per chi non può mangiare, ricevuti per solidarietà e venduti a saldo, come se fossero delle scarpe che non piacciono più. Qualcosa che decisamente indigna e fa arrabbiare i contribuenti che non ne beneficeranno. Si perché è bene ricordare che i buoni spesa, li abbiamo pagati noi contribuenti.

Il sindaco Valente è arrabbiatissimo e ci crediamo. "È vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera". dice. Ed informa che sta già prendendo i primi provvedimenti. Quanto avvenuto ci spinge a ricordare ai comuni Italiani di porre l'attenzione su alcuni punti fondamentali:



1. I buoni meglio non siano anonimi, ma nominali (con nome e cognome). 2. Che i commercianti aderenti all'iniziativa controllino sempre il documento d'identità alla cassa.

Infine a tutela dei commercianti locali, sarebbe opportuno segnare sul buono spesa, in quale comune deve essere speso. Si perché il furbo della situazione c'è sempre, e nonostante il divieto di spostarsi in altri comuni, c'è sempre chi si sposta pensando di passarla liscia, e a volte purtroppo succede.

Nicola Scillitani Per InVeritas



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