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Direttore OMS è asintomatico. Ma cosa significa davvero questa parola?

Avete sentito spesso parlare di "ASINTOMATICO". Nelle scorse ore si è saputo che persino il direttore generale dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Tedros Adhanom Ghebreyeusus è risultato essere tale. Ma cosa significa?... Cercheremo di spiegarlo in questo reportage.



Essere "asintomatico" al Sars-CoV2, significa che si è contratto il nuovo Coronavirus, pur non manifestando i sintomi della malattia. Si può anche star bene fisicamente, ma essere in grado di trasmettere di trasmettere la malattia. Un asintomatico può non manifestare sintomi come tosse, malessere, febbre, naso che cola, mal di testa, mal di gola, bronchite e difficoltà respiratorie e l'unico modo di riconoscerlo è sottoporsi al tampone, pur non essendo affidabile al 100%. Purtroppo, questo tipo di screening viene effettuato solo a coloro che manifestano sintomi o se fanno un particolare tipo di lavoro, oppure in qualche eccezione. Scoprire gli asintomatici quindi ad oggi è davvero difficile.

L'asintomatico può essere nelle fasi iniziali del Covid19, oppure non sviluppare mai la malattia. Solo in casi rari però chi è positivo al Coronavirus può contagiare gli altri. L'OMS ritiene che si tratti di un'evenienza rara, comunque da non sottovalutare. Divien quindi necessario seguire certe regole:


- Stare a casa se si ha febbre o sintomi respiratori

- Tenere il distanziamento tra noi e le altre persone

- Utilizzare sempre la mascherina

. Lavarsi spesso le mani e usare soluzioni alcaline (gel igienizzanti)

- Lavare sempre bene frutta e verdura cruda sotto l'acqua corrente.


Per capire meglio la parola "Asintomatico" ossia "portatore sano" possiamo ricordare che nell'ambito delle malattie infettive, asintomatico vuol dire essere infettati da un microrganismo patogeno trasmissibile (virus, batteri, protozoi, miceti etc..) pur non mostrando alcun tipo di sintomo evidente della malattia. I portatori sani rappresentano un importante fonte di diffusione dell'agente infettivo, e possono trasmettere il virus ad altre persone. I portatori sani sono "infetti" ma non malati e svolgono un ruolo critico nella trasmissione di patologie infettive comuni, come influenza, tifoide, HiV, clamidia, colera e tubercolosi. Anche malattie virali come l'epatite B e la poliomenite vengono spesso trasmesse nel medesimo modo.


Sul tema è intervenuto più volte Giorgio Palù, professore universitario e virologo di spicco della facoltà padovana. Secondo Palù il 95% dei contagiati è asintomatico ed ha una letalità relativamente bassa che può uccidere, ma non come la peste. Il vero elemento da considerare è la presenza di degenti in rianimazione, e non il numero dei contagiati.

Il nuovo Coronavirus ha colpito quasi sempre persone con patologie gravi o debilitate come gli anziani ed i disabili, ma ultimamente sta riuscendo in casi particolari anche a distruggere persone sane, giovani ed in buone condizioni di salute. E' ovviamente una strettissima minoranza, ma si può davvero rischiare?... Con i lockdown ci si può davvero proteggere dall'epidemia?... E' la soluzione?...


La risposta è: "forse si". Ma si può davvero rischiare l'economia di un'intera nazione, per tutelarsi dal Coronavirus e rischiare di morire di fame o di altre malattie?... Sappiate che ormai tantissimi cittadini hanno rinunciato a curarsi, a causa dei tempi di attesa lunghissimi per fare visite o sottoporsi ad esami diagnostici. Il rischio c'è ed è dappertutto anche se come conferma il dott. Palù è molto basso.


Bisogna evitarlo e seguendo queste regole fondamentali:


1) Il rispetto delle regole ed il distanziamento sociale

2) Lo screening diffuso per tutti i cittadini, nessuno escluso

3) La chiusura delle frontiere, aprendo solo a chi ne avrà davvero diritto e solo a seguito di approfonditi esami e test clinici.

4) L'installazione di sanificatori d'aria nelle attività commerciali e nei luoghi chiusi, ad ozono.


Chiudere tutto non è la soluzione. Bisogna trovare delle alternative. Una di queste è aggiornare il "piano anti - pandemie" che è rimasto datato 2016.




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