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  • Immagine del redattoreRedazione

Ecco la bozza di governo per la riapertura. Le possibili fasi per il ritorno alla vita di prima.

Giuseppe Conte sta lavorando ad una bozza che partirà dalla metà di aprile. La bozza secondo indiscrezioni si troverebbe già sul tavolo dell'esecutivo per essere esaminata e prevederebbe riaperture "rateizzate" fino a settembre. Tale bozza verrà esaminata dal comitato tecnico - scientifico e sarà soggetta anche all'andamento dei dati comunicati dalla protezione civile nei prossimi giorni.


Ma cosa prevederebbe la bozza?

1) Il 18 aprile potrebbe aprire qualche altra azienda per il settore industriale o agricolo

2) Il 4 maggio dovrebbe invece finire la FASE 1, dando il via alla FASE 2. Si dovrebbe riottenere il permesso di circolare liberamente con mascherine e distanze di sicurezza. Potrebbero riaprire alcune attività commerciali come l'arrendamento, il settore tessile e l'abbigliamento. Tutto però con ingressi SCAGLIONATI come i supermercati. I centri commerciali invece dovrebbero rimanere ancora chiusi.

3) A maggio tra l'11 e il 12, invece potrebbero riaprire tribunali e uffici professionali.

4) Tra il 18 e 25 maggio invece potrebbero riaprire le attività di ristorazione (con obbligo di tenere rigorosamente le distanze tra il personale e i clienti). Potrebbero riaprire anche parrucchieri, estetisti e barbieri (tutto però con ingresso singolo e con obbligo di presidi di sicurezza).

5) A Fine maggio potrebbe anche ricominciare il campionato di calcio ma quest'ipotesi sarà da vagliare con estrema attenzione.

6) Tra giugno e luglio potrebbero riaprire i centri sportivi ma solo per allenamenti con bassissimo assembramento.

7) A Settembre invece potrebbe iniziare la fase 3. Consisterebbe nella riapertura delle scuole SUPERIORI con turni di lezione e lezioni on line. Materne e elementari invece rimangono in bilico e con molta probabilità quest'anno hanno finito.


Precisiamo che si tratta solo di una bozza e che ogni valutazione verrà effettuata da esperti che analizzeranno dati e situazione sanitaria.


Nicola Scillitani

Per InVeritas Press


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