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Emilia Romagna: Test sierologici negati a studenti con medico fuori regione. Eppure...

Dal 19 ottobre, la Regione Emilia - Romagna ha attivato lo screening su base volontaria, attraverso test sierologici rapidi per identificare gli anticorpi anti SARS-CoV-2. I test si possono eseguire nelle farmacie presenti in elenco pubblicato sul sito ufficiale.





Inizialmente era prevista tale possibilità per studenti dai 0 ai 18 anni e maggiorenni se frequentanti scuole secondarie superiori, i relativi genitori anche se separati e/o non conviventi, sorelle e fratelli e altri familiari conviventi, nonni non conviventi.

Ad annunciare integrazione della lista è il presidente Stefano Bonaccini, che informa sulla sua pagina Facebook, di aver deciso di estendere la campagna di screening in collaborazione con le farmacie, anche all'interno del personale (docente e non) delle scuole della regione.


"Rafforziamo sempre più il nostro impegno per mappare e circoscrivere il virus, anche grazie alle 900 farmacie che hanno deciso di aderire alla campagna". Queste sono state le sue parole sul noto social.


Negli ultimi giorni invece sono arrivate due novità. La prima è l'estensione dei test sierologici concessa anche ai nonni non conviventi e la seconda, la possibilità di effettuarli, anche agli studenti fuori sede e con medico fuori regione.

Quest'ultima novità la si deve al consigliere regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini, che è riuscita in regione a far approvare un emendamento che prevede lo screening anche per studenti fuori sede con medico fuori regione e studenti Erasmus. "Una piccola vittoria che vale la tutela della salute per tutta la comunità". Queste le parole di Castaldini sulla sua pagina Facebook.


Un emendamento che sarà pure una "piccola vittoria" ma che sarebbe davvero molto utile, se non fosse che ad oggi nessuna farmacia in regione si ritiene informata di questa opportunità. Noi ne abbiamo chiamate parecchie ma nessuna si dichiara in grado di adempiere a quanto concesso dalla regione. Alcuni farmacisti ci hanno spiegato che sembra che ci sia un problema di comunicazione tra i software di regioni diverse e che non riescano a comunicare. Il vero motivo ad oggi non è dato saperlo, ma si spera che un emendamento approvato, possa ricevere presto attuazione. La regione Emilia - Romagna si mobiliti.




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