Nella giornata di domani o al massimo martedì, verrà varato in anticipo un nuovo DPCM. Il governo voleva vararlo dopo il 9 di novembre, ma ha ritenuto urgente l'intervento, a causa dell'indice rt superiore a 1.7 in diverse regioni d'Italia.
Si corre ai ripari quindi. Le regioni sono state già incontrate e l'imperativo è uno solo: "tenere gli italiani in casa il più possibile, limitandone gli spostamenti". Una scelta dolorosa ma necessaria, vista come un "lockdown soft". Sarà l'ultimo decreto?... Sicuramento no ma vedremo quanto durerà quest'ultimo.
Intanto per arrestare il Coronavirus si corre ai ripari e lo si farà probabilmente con il coprifuoco dalle 18 e gli anziani in casa. Ma cosa dicono le ultime indiscrezioni?...
Si parla di over 70 in casa per protezione dal contagio, centri commerciali chiusi nel fine settimana, coprifuoco dalle 18, stop agli sportelli scommesse in bar e tabaccherie, stop alla mobilità tra le regioni, chiusura delle scuole in base all'indice di contagiosità RT locale e didattica a distanza probabilmente anche per le medie).
Il ministro Boccia intanto parla di chiusura automatica con RT sopra soglia e questo potrebbe già prevedere la chiusura di alcune città come Roma, Milano e Napoli.
Il lockdown totale non si vuole, per questioni economiche, ma tutto può cambiare domani, durante gli incontri previsti. E' prematuro esprimersi, ma certamente tra domani e martedì sarà emesso l'ennesimo DPCM restrittivo, che durerà fino a quando? Forse fino a metà di novembre, ma potrebbe come sempre essere sostituito anche dopo pochi giorni, come avviene da tempo.
Durante l'incontro con le regioni, infine è emerso qualche parere favorevole ad un lockdown totale con l'apertura solo di attività che vendono beni di prima necessità, oltre che lo spostamento autocertificato solo per motivi di lavoro, salute e necessità comprovate.
