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GIGI D’ALESSIO AL REGIO? UN CONCERTO DA DIMENTICARE SECONDO UNA FAN.

Trasmettiamo in seguito un comunicato ufficiale di una fans delusa dal noto cantante.



"Ognuno di noi sogna di partecipare almeno una volta nella sua vita ad un concerto del suo idolo, ma avete presente quella sensazione di angoscia e tristezza che vi assale dopo l’evento? Quel sentimento è molto comune e in psicologia si chiama depressione post concerto.

Arrivati a casa, si chiude la porta con gli occhi ancora colmi di luci colorate, la testa che ancora canticchia le nostre canzoni, lasciando alle spalle una delle notti più belle della vita: il concerto che stavamo aspettando da tanto. Ormai è finito e l’unica cosa che resta da fare è collezionare i momenti in cui ci sentivamo in una bolla di felicità guardando i video e le foto, ascoltando le canzoni e provando a rivivere le emozioni.

La PCD ovvero la “depressione post concerto” si manifesta in alcune fasi e atteggiamenti ossessivi compulsivi che proprio non possiamo negare. I concerti, infatti, sono da sempre una delle forme più alte di estasi in cui possiamo semplicemente essere noi stessi ed è difficile tornare coi piedi per terra quando finiscono.

Ma cosa può succedere se a questa sensazione di perdita si associa la delusione?

Giovedì 10 novembre dopo due anni, e i numerosi rinvii, che con la mia amica Eleonora aspettavamo il Concerto di Gigi d’Alessio segnando i giorni sul calendario e sognando la nostra sera magica dove finalmente avremmo rivisto il nostro idolo abbiamo perso la sensazione di estasi acquisendo un misto tra delusione, tristezza, rabbia e rimpianto per aver perso la nostra adolescenza dietro ad un cantante così.

Dopo un concerto rimaniamo quasi imprigionati nell’euforia che caratterizza le notti dai canti a squarciagola, noi invece insieme ad altri 6 ragazzi ci troviamo a vivere un lutto, una perdita nell’aver appreso che il nostro mito è semplicemente un Narcisista correlato a vari atteggiamenti di ONNIPOTENZA.

Normalmente dopo la fase dell’euforia c’è quella della riflessione: emozionati e felici per ciò che è appena accaduto si fa mente locale, postando foto, video, facendo un giro nella galleria, scambiandoci messaggi e pensieri con le persone che erano con noi. Purtroppo anche questa fase per i “D’Alessiani” che eravamo fuori al Teatro Regio ad aspettare Luigi D’Alessio è sfumata. 2 ore prima del concerto a chiedere informazioni ed ecco la Lamborghini nera che ci sfreccia davanti agli occhi per la prima volta (ce ne sarà una seconda) e neanche un segno di gratitudine dopo che lo stesso cantante per motivi sconosciuti ha fatto chiudere il suo fans club. Sguardo basso, protetto da 5 bodyguard che neanche il freddo che sopportavamo per una foto o un autografo ha smosso la loro sensibilità, neanche la vista di una donna in stato interessante. Ma non ci siamo scoraggiati, avevamo il nostro tanto atteso concerto! Sentivo lo stesso il bisogno di scrivere un articolo sul “Gigetto italiano” ma neanche i contatti tra il Direttore e la sicurezza sono serviti.

Emozionati corriamo nei nostri posti. Ovviamente arriva anche il “finto ringraziamento” da parte del cantante a tutta la platea: “sono 30 anni che mi fate vivere un sogno, il mio successo è grazie a voi, Vi amo dal profondo”. Ma sono solo belle parole, infatti decidiamo di uscire prima per aspettarlo chiedendo anche a Gianpiero Tramice (Managemet GGD Edizioni) solo una foto. Anche questa volta ci è stata negata: ogni bodyguard con il suo abito nero si è posizionato davanti ai nostri cellulari e quando Gigi è uscito, sempre con lo sguardo basso, è corso in auto sfrecciando tra i vicoli di Parma. Realizziamo così che quel concerto è finito, finito per davvero. Come ogni fan ci sentiamo scombussolati, annoiati, svogliati e, ovviamente, tristi.

Ma c’è altro dopo la nostra disavventura: il nostro idolo ci manca, o almeno sentiamo la mancanza di quello che era o fingeva d’essere. Ci manca la sua umanità, quella che abbiamo conosciuto dalla prima fila o dalle tribune più lontane. Viviamo non accettando l’idea che quelle emozioni vissute in passato non si ripeteranno più. L’ultima delle fasi che compongono la PCD , prima o poi, arriverà anche per noi, ovvero quella dell’accettazione: ci renderemo conto che abbiamo vissuto dei momenti unici e memorabili, ma se Gigi D’Alessio continuerà così, chi ci sarà ai suoi concerti?"




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