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  • Immagine del redattoreRedazione

In tempi di Covid oltre alla bolletta dell'acqua arriva il deposito cauzionale.

L'acqua è il bene primario per eccellenza. Quanti tentativi sono stati fatti per renderla gratuita e fruibile per tutti?...



Dal 2013, con la delibera n. 86, l'Autorità Regionale per Energia Reti e Ambiente ha definito la disciplina del Deposito cauzionale. Un contributo che il gestore può richiedere ed addebitare all'utente a titolo di garanzia verso eventuali inadempienze di pagamento. Tale somma verrà restituita alla risoluzione del contratto.


Questa metodica utilizzata dalla maggior parte dei fornitori del servizio idrico non viene applicata per chi decide di attivare la domiciliazione bancaria o beneficia del bonus idrico. Trattasi di un'importo di circa 50 euro che per i condomini è pari al 60% della somma dei valori dei singoli depositi.


Diverse segnalazioni ci hanno comunicato che proprio in questi giorni, dalle zone rosse alle zone gialle, stanno arrivando queste richieste di pagamento.


Considerato che in questi tempi di crisi, specialmente a causa del Coronavirus e delle diverse restrizioni governative, i consumatori sono vessati da ogni tipo di tassa sia da parte dello Stato che degli enti di gestione, senza che vi siano state concrete sospensioni o rinvii, non sarebbe stato possibile attendere tempi migliori per richiede il deposito? Perché farlo in questo periodo anche se concesso dalla legge?


Nella delibera non è previsto nessun obbligo di richiedere il versamento di una somma a titolo di deposito cauzionale. C’ era scritto “può” ma è stato letto con “deve”. Perchè?


La normalità in questo periodo, forse non sarebbe stata ridurre all'osso la tassazione?...





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