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Italia in lockdown, ci siamo: Si a servizi essenziali e scuole. No spostamenti.

9 novembre, "Closing Day?"... Potrebbe arrivare già il 9 di novembre, o nei giorni successivi, l’ennesimo DPCM. Quale sarà il suo contenuto? Proviamo a scoprirlo.



Imperativo correre ai ripari o ci ritroveremo a breve a dover fare i conti con qualcosa di inarrestabile. Questo è perlomeno il pensiero del nostro governo, che guidato da Giuseppe Conte, pensa ad lockdown “alla francese”. Il governo si era preso due settimane di tempo per elaborare un piano strategico in base al monitoraggio della curva epidemiologica del paese. Le indiscrezioni che siamo riusciti ad intercettare parlano di lockdown “alla francese”. Una chiusura inizialmente soft per diventare totale se necessario.


Il nuovo decreto dovrebbe includere importanti strette a livello locale nonché una chiusura generalizzata per almeno un mese. Le attività che dovrebbero essere costrette ad abbassare la saracinesca sono tutte quelle ritenute non essenziali. Per individuare quali siano basti sapere che attività essenziali invece, sono farmacie, supermercati, tabacchini e venditori di cibo per animali, fabbriche e aziende agricole.. A restare aperte invece sarebbero le scuole elementari e medie, mentre per le scuole superiori si svolgerebbe la didattica a distanza.


Non dovrebbe mancare anche una nuova limitazione agli spostamenti, lasciando consentiti soltanto gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità, documentati da una nuova autocertificazione.


Sembra ormai tutto deciso ma bisognerà attendere la prossima settimana dove sorvegliato speciale sarà l’indice RT (indice di trasmissione del virus). Se sarà superata la soglia di 1,5 sarà lockdown. Si entrerebbe quindi nello “scenario 4”, il più grave tra quelli delineati dall’Istituto Superiore di Sanità.



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