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L'opinione del direttore: Al boss il reddito di cittadinanza, al cittadino perbene NO.

Boss della 'ndrangheta riceve il reddito di cittadinanza e a Luca ragazzo per bene, niente!

La scoperta non insolita è della Guardia di Finanza di Crotone che sta esaminando i dati dell'Inps.


di Nicola Scillitani


"Al reddito di cittadinanza tu non hai diritto. Il reddito della tua famiglia superai i 6.000 euro". Così hanno risposto a Luca che da 3 anni è senza lavoro. Viveva da solo, ma è stato costretto a tornare dai suoi genitori. Suo padre è pensionato e la mamma casalinga. Non poteva più pagare l'affitto e ha dovuto dire addio all'indipendenza, ritornando ad essere uno dei tanti criticati e schifati "bamboccioni". Luca però ha 38 anni e continua a non arrendersi. Invia ogni giorno decine di CV ma l'età e la situazione del Covid lo hanno duramente penalizzato.


Certo la legge è legge e a Luca non manca mai un piatto caldo ed un tetto sulla testa, ma a sentir certe storie dal sapore amaro si rimane comunque male, specialmente quando si sente quello che sto per raccontarvi adesso...


Un boss della cosca 'ndrangheta, tale Alfonso Mannolo, di San Leonardo di Cutro, percepiva il reddito di cittadinanza illecitamente.


Su di lui, perché non sono stati fatti i controlli? Perché non ha ricevuto la risposta: "Tu non hai diritto?" Forse perché Luca è un ragazzo per bene? Perché Luca non è pericoloso? Perché Luca è stato sempre un semplice operaio che ha visto fallire e chiudere la sua azienda, lasciandolo senza sostentamento?...


Le false dichiarazioni di Mannolo gli hanno fruttato un sussidio dello stato, di soldi nostri, di tutti noi italiani. La doccia gelata arriva poi quando si scopre che gli vengono sequestrati beni per oltre 430.000 euro (tra lui e conviventi) e quando si sente parlare del suo portfolio, corredato di associazione mafiosa, traffico di droga, riciclaggio, estorsione e usura.


E dopo tutto questo vi meravigliereste se vi dicessi che la torta non è mai completa senza le candeline? Tra gli affiliati spunta anche il nome di Gaetano Santoro, condannato con sentenza passata in giudicato nel 2018, per associazione a delinquere da stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti nell'ambito di un'operazione contro la cosca crotonese, denominata "Heracles". Non proprio noccioline.


Dopo quanto ora sapete, cosa potrei rispondere a Luca che mi ha scritto chiedendomi perché succede tutto questo?... La sua lettera mi ha messo in difficoltà. Come stemperare la rabbia e la delusione di Luca, nei confronti dello stato e delle istituzioni?... Si certo i controlli hanno dato il loro buon risultato stavolta, ma quanti ancora continuano a percepire a sbafo soldi pubblici?...


Caro Luca, cosa posso dirti, di certo è tutto sbagliato e non doveva andare così. Non abbatterti perché prima o poi il sole torna sempre e la ruota gira anche per te.





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