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  • Immagine del redattoreRedazione

Ogni giorno in TV sentiamo parlare dell'arrivo di milioni di mascherine. In verità? Non ce ne sono.

Era il 26 aprile quando il premier Giuseppe Conte annunciava alle ore 20:20 il nuovo DPCM che sarebbe iniziato al 4 maggio, dando inizio alla fase 2 e di fatto alla fine del lockdown durato quasi 2 mesi.


In quell'occasione Conte annunciò che si sarebbe imposto il prezzo alle mascherine. Prezzo che sarebbe stato di 0,50 cent di euro per ogni singola mascherina chirurgica. In quell'occasione informò anche la popolazione che sarebbe con ogni probabilità stata eliminata l'Iva, e che quindi non ci sarebbe stato un prezzo di 0,50 cent + Iva, bensì di 0,50 centesimi netti cadauna. La frase d'effetto del suo discorso che vogliamo ricordare è: "La speculazione è finita!".

Ad oggi però abbiamo fatto un giro presso alcune farmacie, dei 50.000 punti vendita che avrebbero dovuto venderle a tale prezzo. Il risultato?... Niente. Mascherine introvabili. Hanno provato a venderci le mascherine lavabili a 60 gradi, a prezzi da 2 ai 4 euro. Hanno provato a venderci mascherine di tipo FFP2 ad un prezzo dagli 8 ai 12 euro, e addirittura mascherine di tipo FFP3 con prezzi dai 20 ai 35 euro cadauna.

Alla nostra richiesta di mascherine chirurgiche le risposte sono state diverse: "Ora aspettiamo quelle del governo". "Non ce le mandano". "Le abbiamo finite". "Non le trattiamo perché a 50 centesimi è impossibile venderle"...

Pur essendo di fatto ormai diventate obbligatorie in quasi tutte le regioni, tantissimi punti vendita affermano di non averne mai ricevute nemmeno dalla protezione civile.


Il commissario Arcuri che tra qualche giorno avrà finito di svolgere il suo lavoro, firmò un accordo con i rappresentanti di categoria come Federfarma, GDO e supermercati. Accordo che intanto prevedeva la vendita di mascherine a 0,61 centesimi cadauna, oltre ad un ristoro per quei commercianti che le avevano acquistate ad un prezzo maggiore. Il problema è subentrato alla consegna delle mascherine che non arrivano più da almeno 15 giorni. LA denuncia arriva da Marco Cossolo presidente di Federfarma.

Oltre alla mancata consegna è subentrato anche un altro problema. Tanti rivenditori hanno continuato a vendere le mascherine a prezzi di mercato, oppure hanno mantenuto in magazzino le mascherine in attesa di comunicazioni chiare ed ufficiali, temendo per le mancate forniture. Oggi in tutt'Italia si stimano circa 20 milioni di mascherine ferme con le 4 frecce nei magazzini dei rivenditori.

Insomma, tra mascherine che non arrivano e logiche di mercato, a farne le spese siamo sempre noi cittadini che faremo enorme fatica a trovare, con il rischio di essere sanzionati a causa dell'obbligo.




Nicola Scillitani

Per InVeritas Press

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