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Reportage: Nascondere le nostre bellezze significa rinnegare la storia.

"Caro Sandro, ci scusiamo per ciò che sta avvenendo. Non rivoltarti nella tomba per favore". E' questo quello che avrei scritto se avessi voluto indirizzare una lettera al celebre pittore Sandro Botticelli, autore del famosissimo dipinto "La nascita di Venere".



Scuse doverose perché la camera, con i voti di PD e Movimento 5 stelle, ha ufficializzato la convenzione di Faro sul patrimonio culturale. Tale convenzione prevede limitazioni per non offendere culture diverse dalla nostra.


Avrei potuto continuare la lettera così: "Si però, anche tu Sandro, potevi mettergli un reggiseno. Non vogliamo offendere chi è talmente casto e pudico da non poter guardare una statua o un quadro nudo, anche se poi sposa una bambina".

In Italia non è la prima volta che al fine di non turbare gli animi di stranieri si coprono le statue.


Chi non ricorda i veli messi a mo' di asciugamano per coprire certi attributi dei nudi presenti nei musei capitolini in occasione della visita nel nostro paese del presidente iraniano Hassan Rohani?... Oppure il drappo rosso posto sul nudo di Epanimonda (politico e militare tebano nato nel 418 avanti cristo) durante il convegno interreligioso nel savonese? Decisione tra l'altro non gradita dagli stessi islamici presenti?...



Un tentativo di rinnegare la nostra arte e la nostra cultura che non è sfuggito alla stampa nazionale. Guardian, BBC, Le Monde, tutti sul pezzo a dare la notizia in prima pagina.


Il nudo artistico , in tutto il mondo, ha sempre voluto narrare la precarietà della bellezza all’interno della caducità della vita ed il trascorrere del tempo. Famosi dipinti come "La Venere di Urbino", di Tiziano (datato 1536) o come ai tempi più attuali, "Vivienne Westwoord" (2013) di Juergen Teller.

Statue capolavoro di nudo che hanno fatto la storia dell'arte, come la sirenetta che si trova a Copenhagen, ispirata alla fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, oppure come "il pensatore di Rodin" realizzata dall'omonimo scultore francese Auguste Rodin tra il 1880 e il 1902 in bronzo.


La bellezza che diventa arte e poi fa la storia. Una bellezza trasformata in ineguagliabili capolavori artistici che invece di mostrare con orgoglio al mondo intero, noi italiani abbiamo deciso di nascondere per adeguarci agli altri. Mi piacerebbe sapere se lo stesso trattamento fosse riservato al contrario, a noi italiani in visita in altri paesi. Metterebbero in crocefisso? Sostituirebbero il corano con la bibbia? Nasconderebbero le loro 10 mogli per mostrarne una sola?...


Il problema non è essere razzisti o non voler rispettare gli altri, bensì nel significato della parola integrazione, ossia reciprocità. Noi rispettiamo loro e loro rispettano noi, ed è per questo che nascondere il proprio essere è una mancanza di rispetto nei confronti della nostra storia, ma anche di chi viene in visita nel nostro paese con la speranza di ammirare quello il bello che ci ha resi famosi nel mondo. Se mi reco in Giappone io mangio giapponese, perché voglio provare il loro modo di vivere. Cerco di integrarmi e di provare i loro usi e costumi. Di vivere come loro. Non gli chiedo di cucinare solo pizza o pasta, finché mi trovo li.


Riconquistiamo i nostri valori, la voglia di essere italiani. Studiamo la nostra bellissima storia. Informiamoci e viviamola. Solo così capiremo quanto siamo stati stupidi a nasconderla.


di Nicola Scillitani

Direttore del blog


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