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Scuola. E' davvero pronta a ripartire? C'è chi non riceve i banchi singoli e divide quelli vecchi...

La prossima settimana si ricomincia. La scuola è già sulla linea di partenza, pronta ad iniziare una gara di certo non priva di ostacoli a causa del Coronavirus.



Le linee guida nazionali sono pronte: https://inveritaspress.wixsite.com/home/post/rientro-a-scuola-le-regole-in-sintesi-che-bisogna-seguire-dai-bus-alle-mascherine-elenco, ma ancora tante sono le preoccupazioni e le situazioni al limite della normalità. In quest'articolo cercheremo di analizzarle.


Partiamo dai banchi. Quell'appalto vinto da 11 aziende su cui cala il mistero, alcune italiane e quasi tutte europee, prevedeva l'arrivo di oltre 2 milioni di banchi singoli e 435.000 sedute innovative (sedie con le rotelle). Purtroppo però la richiesta è di almeno 600.000 banchi in più.


A Oristano, comune sardo, ad esempio, il mancato arrivo dei banchi ha costretto il comune, con l'aiuto di un'associazione del posto, a tagliare i banchi in due e a riadattarli prima dell'inizio scolastico, previsto per il 22 di settembre.


Un problema non isolato, visto che quanto successo sta spingendo altri comuni italiani a provvedere di propria tasca e ingegno. Lo smaltimento dei vecchi banchi tra l'altro comporta la necessità di trovare spazi idonee per la loro conservazione, e in tanti trovano in vecchie caserme o strutture, un luogo idoneo, mentre altri non sanno come fare per smaltirli.


Altro enigma è quello del trasporto degli studenti. Gli autobus non potranno superare l'80% di capienza, quando fino a poco tempo fa, in molti comuni, gli studenti viaggiavano stipati come sardine. La necessità di reperire autobus di linea e scuolabus in più, per garantirsi di non lasciare nessuno studente a piedi, diventa sempre più complicata, e si è parecchio in ritardo sulla tabella di marcia.

Parliamo poi del controllo della temperatura dei nostri ragazzi. Le linee guida hanno confermato che gli istituti scolastici non hanno necessità di misurarla agli ingressi, ma hanno "scaricato" la responsabilità sui genitori che dovranno farlo a casa, garantendosi che il loro bambino vada a scuola senza febbre e con temperatura al di sotto dei 37,5°. Un controllo istantaneo che non costa nulla, ma in molti già si chiedono se tutti i genitori saranno costanti e parsimoniosi nell'adempiere a questo compito, quotidianamente. Era così difficile posizionare un addetto munito di termoscanner per una mezz'ora, all'ingresso degli studenti?...


L'ultimo, ma non per importanza, interrogativo, è quello del voto: "E' giusto votare nelle scuole?"... Dopo tanti mesi di chiusura e di didattica a distanza, il 20 e 21 settembre si voterà sia per il referendum nazionale sulla riduzione dei parlamentari che per le amministrative di diversi comuni, e le scuole saranno nuovamente chiuse a adibite a seggi. Dopo tutte le operazioni di voto, dovranno essere sanificate adeguatamente. Alcuni comuni hanno trovato strutture alternative, decidendo di non utilizzare gli istituti scolastici. I comuni di Luzzara e Correggio (RE) hanno comunicato tramite i loro siti ufficiali che non sarà allestito nessun seggio nelle scuole, ma che sono state selezionate strutture alternative.


L'associazione dei comuni virtuosi sul proprio sito ufficiale: https://comunivirtuosi.org/seggi-virtuosi/ scrive:


"Quest’anno la situazione degli istituti scolastici sarà ancora più complessa, a causa dell’emergenza coronavirus. Il referendum provocherebbe infatti la chiusura delle scuole a pochi giorni dalla loro riapertura, dopo mesi di aule vuote e didattica a distanza. Il Comune ha allora cercato di evitare, ove possibile, un’ulteriore chiusura, individuando sedi di voto alternative a quelle scolastiche. Per questo motivo, invece della scuola nella quale abitualmente hanno votato alle scorse elezioni, quest’anno oltre 40mila elettori di Bergamo esprimeranno il loro voto nella nuova sede di seggio che si trova nella tabella allegata. Per tutte le altre sezioni non sono previsti cambiamenti.".


Non tutti hanno scelto o potuto percorrere questa strada, trovando difficoltà a reperire strutture alternative.


La scuola sta per iniziare e le problematiche saranno ancora molte, e verranno gestite man mano che si presenteranno, con la speranza che questo non causi situazioni di pericolo per i nostri ragazzi e per tutti noi.


Nicola Scillitani

direttore del blog

InVeritas Press




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