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Un natale diverso. Abruzzo ed Emilia - Romagna rischiano la zona rossa. Bar e ristoranti invece...

Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che sarà valida fino al 3 di dicembre, per confermare le misure restrittive per le regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta.



Secondo le ultime indiscrezioni tutte le regioni continueranno a rimanere nella zona in cui sono ora, ad eccezione intanto per l'Abruzzo che già da martedì potrebbe passare alla zona rossa. Tutto ovviamente dipenderà dai dati ed in particolare dall'indice di contagiosità RT e dal numero di accessi alle rianimazioni per Covid. Se la situazione non peggiorerà i cambiamenti ci saranno dal 3 di dicembre.


Osservata speciale è senza dubbio l'Emilia - Romagna, che potrebbe seguire le orme delle regioni Toscana ed Abruzzo, passando da zona arancione a rossa, dopo essere passata da zona gialla ad arancione.


Ma a questo punto, cosa dobbiamo aspettarci per il natale?

Il Premier Giuseppe Conte ha parlato di natale di sacrificio e di necessità di sacrificare molto gli affetti, evitando baci ed abbracci. Allo studio c'è la possibilità di una decina di giorni con meno restrizioni, per consentire il business natalizio e le festività. Si parla di un coprifuoco esteso o cancellato nei giorni festivi. Le attività di bar e ristorazione sono in stand-by per la riapertura che non è così scontata nemmeno in questi giorni di elasticità. Chi non avrà speranza invece, sono le palestre e i centri ricreativi, nonché teatri e cinema.

"Veglioni, festeggiamenti, baci, abbracci: questo non sarà possibile. Occorre buon senso". Sono queste le parole del presidente Conte che spingerà per un natale diverso dal solito, anche se caleranno i contagi.


Chi sarà in zona rossa continuerà ad avere forti restrizioni anche nei giorni di maggiore elasticità, mentre zone arancioni e gialle avranno qualche piccola libertà in più.




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