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Violenza sulle donne: Poco si è fatto, ed il Covid ha peggiorato le cose. Il codice rosso non basta!

In Italia ogni 3 giorni si commette un femminicidio. In almeno 1 coppia su 10 le donne subiscono violenza fisica, sessuale o psicologica.



Dati allarmanti quelli della violenza sulle donne, dove uomini che non possiamo ritenere tali, approfittando della loro superiorità fisica, opprimono quotidianamente coloro che dovrebbero amare e proteggere. E' statistico che la maggior parte dei soprusi avviene all'interno delle mura domestiche. Una situazione che quest'anno, aimé, a causa dei vari lockdown per Coronavirus, è diventata ancora peggiore.


Tante donne si ritrovano costrette a vivere con il loro abusatore troppe ore della giornata e spesso capita la tragedia. Una situazione davvero drammatica incentivata anche dalla mancata denuncia o richiesta di aiuto alle forze dell'ordine. Quando ci si trova nel contesto è difficile uscirne, e a denunciare non si pensa nemmeno, per paura o perché si è annientate nello spirito. Diviene così sempre più difficile cercare di evitare di arrivare al culmine di una tragedia.


Il 25 novembre, giornata internazionale delle donne vittime di violenza, è doveroso rimarcare in primis la necessità di condannare tutti gli stereotipi e i pregiudizi che ancora si annidano su questo tema. Occorre l'impegno morale di tutti per diffondere la giusta idea che la donna è pari all'uomo e come tale merita rispetto. Occorre riuscire a far comprendere che la donna non è un oggetto di piacere, bensì un pilastro fondamentale della società. Occorre ricordare che una donna può dare la vita, o insegnare più di quanto si possa pensare.


Non dimenticherò mai di rimarcare la necessità di garantire giustizia per le famiglie delle vittime. Non si può pensare che con l'incapacità d'intendere e volere, dopo un omicidio, si finisca in una struttura sanitaria di recupero per pochi anni. Non è rispettoso nei confronti del dolore di famiglie distrutte che mai potranno tornare a vedere la luce.

Atto dimostrativo da parte della vera Giustizia è condannare duramente violenza ed omicidio sulle donne, senza attenuanti e senza pene alternative. Ritengo fondamentale che lo Stato dimostri la sua durezza per tali reati.


Ritengo essenziale anche lavorare ogni giorno partendo fin dai giovanissimi, istruire e formare le nuove generazioni, ad un'educazione adeguata nei confronti dell'altro sesso.

Il "codice rosso" non basta. Bisogna garantire dignità alla donna. Occorre garantire loro una casa, nel caso in cui vogliano lasciare il tetto coniugale dopo aver subito violenze o abusi. Occorre sostenere la donna in maniera totalmente gratuita, dal legale, agli psicologi a tutte le visite mediche necessarie.


Un paese che non difende le proprie donne, al pari di un fiore appena colto, è un paese arretrato e sbagliato, ed io non voglio un paese così.


Ci sia l'impegno reale della politica tutta, affinché davvero si lavori con un unico obbiettivo comune: la difesa della donna. Non bastano le panchine rosse, le fiaccolate ed i segni colorati sul viso. Fatti e non parole. Questo serve.


di Nicola Scillitani




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