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Covid19: Salva il fratello in fin di vita grazie al plasma di De Donno. Succede a Piacenza.

La storia che vi raccontiamo oggi è a lieto fine, grazie alla lucidità del fratello di un 62enne imprenditore, gravemente malato di Coronavirus. Il 62enne è ricoverato presso l'ospedale di Piacenza da oltre 2 mesi.



Intubato e con i giorni contati ha dato la forza necessaria al fratello, che spinto dall'amore ha chiesto di utilizzare come cura il plasma. I medici gli hanno risposto: "da noi non si può".


A tal punto ha alzato il telefono ed è riuscito a contattare il prof. Giuseppe De Donno, direttore del reparto peumologia dell'ospedale "Carlo Poma" di Mantova. A seguito delle telefonata, in fretta e furia sono state inviate all'ospedale piacentino sacche di plasma. Plasma donato dai pazienti convalescenti. In 48 ore il plasma è stato infuso nell'organismo dal 62enne in fin di vita e 6 giorni dopo lo stesso non aveva più febbre ed addirittura è iniziata la procedura atta a rimuoverlo dalla ventilazione assistita.


Ora l'uomo non è più in pericolo di vita.

E' stata l'ennesima conferma che il plasma superimmune abbinato anche ad una seria cura di ozono terapia, riescono a sconfiggere il virus in maniera naturale e non invasiva, senza la necessità di un vaccino.


Lo ha dimostrato tempo fa anche uno studio effettuato dal dott. Peratti dell'università di Pavia. Su 20.000 pazienti solo l'1% ha manifestato reazioni avverse, e il resto ha ottenuto enormi benefici contro il Covid19. Alcuni addirittura erano in fin di vita e sono guariti.


La prontezza del fratello dell'imprenditore è riuscito a salvargli la vita, ma ci chiediamo come sia possibile, che una cura così efficace ad oggi non sia ancora approvata negli ospedali italiani?!...


Articolo di Nicola Scillitani

Direttore del blog InVeritas Press

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