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LDL: quando dei Professori diventano Rockstar.

Scritto da Kristen Iaria - Nel vasto panorama della musica esistono storie che vanno al di là delle note e dei ritmi: una di queste è quella del gruppo LDL formato da professori di una scuola Secondaria di Secondo Grado della provincia di Parma. Si tratta di un fenomeno affascinante che dimostra come la passione per la musica possa fiorire anche tra i corridoi delle scuole e tra un Consiglio di Classe e un altro.



LDL è la sigla del Colesterolo che avanza con l’età” scherza la Prof. Piazza.

Questo gruppo è composto da Docenti di varie materie, che si riuniscono per condividere sia la grande passione musicale e sia i propri interessi.


Il grande progetto è sostenuto dai Prof Pasquale Collaro, Chiara Piazza, Silvia Previ, Massimiliano Zanichelli, Salvatore Siracusa, Emanuele Sculco e Deborah Gaetano.

L’idea è nata al Prof Collaro, Docente di Chimica, che già anni fa, grazie al padre della sua migliore amica, ha imparato a suonare la chitarra, prima la classica per poi passare a quella elettrica seguendo i suoi miti Queen e Led Zeppelin. Con il passare degli anni ha suonato blues e rock in band formate da amici; purtroppo la sua passione per la musica è stata messa in stand-by a causa del trasferimento al nord: “ho appeso la chitarra al chiodo, adesso ho finalmente l’occasione per riprendere a suonare”, confida.

Figlia e moglie di musicisti, la Prof.ssa Piazza si divide tra l’amore per la Musica e quello per le Lettere. Da sempre appassionata del cantautorato italiano dagli anni ’60 ad oggi, è una delle voci del gruppo. La sua arte musicale è stata la colonna sonora della sua adolescenza in quanto per un lungo periodo si è esibita in diverse location. Grazie alla grande passione di rock e blues del marito, ha perfezionato la sua cultura in vari generi. Frequentando tanti importanti musicisti italiani ha maturato un orecchio artistico eccellente: questo le ha permesso di partecipare a due Musical basati sulle note blues. “Attraverso questo gruppo di colleghi ho realizzato il mio sogno dove il divertimento e l’accordo tra tutti i membri permettono di trascorrere dei pomeriggi all’insegna della mia grande passione” afferma.

  

Il Prof Zanichelli, con il suo animo malinconico, è la voce maschile del gruppo: la sua passione nasce nei cori delle Chiese per poi imparare da autodidatta a suonare la chitarra. La sua personalità timida all’apparenza nasconde un vero animatore di palchi: “saltuariamente vado all’enoteca Ombre Rosse e canto insieme ad un amico” racconta e chi conosce la sua voce sa che è una copia molto similare del cantante emiliano Zucchero ma con un animo molto più rock.

La passione della Prof.ssa Previ nasce all’insegna della Musica Lirica. Ha frequentato vari corsi individuali al Conservatorio di Parma, è stata corista nel gruppo “Voci della Valgotra” di Albareto e della “Corale Lirica della Valtaro”. Appassionata anche di Rock e Metal grazie alla sua conoscenza della lingua Inglese, è l’altra voce femminile della band. “La musica accompagna ogni mio momento ed è un vero piacere condividere questo progetto con i miei colleghi”, sostiene.


Il Prof Sculco è considerato il “mattacchione del gruppo” sempre pronto a far ridere i colleghi. Cresciuto con il Rock italiano ha maturato esperienza in ambito musicale iniziando a suonare la chitarra a 14 anni in chiesa. Seppur avendo questa grande passione che lo accompagna da anni, questo progetto è la sua prima occasione di esibirsi in una Band anche se ha fatto il Dj per qualche anno.

Il pianoforte ha accompagnato l’adolescenza del Prof Siracusa per poi diventare un rockettaro ed esibirsi in vari gruppi musicali. Durante la specializzazione a Parma, ha suonato a Bologna con una band che faceva tributi ai Genesis, con un altro gruppo, i The Cage, si è esibito in tutta Italia e all’estero, come Germania, Olanda e Inghilterra. Ogni tanto collabora, scrivendo le musiche, con Stefano Vaia, creatore di cortometraggi e di documentari.


La Prof.ssa Gaetano è appassionata di Batteria fin da ragazzina, suonando in alcuni gruppi musicali.


Cosa ha spinto questi insegnanti ad unirsi in un gruppo musicale? La risposta risiede nelle loro narrazioni e ricordi oltre all’esigenza di esprimersi per consolidare l’unione tra colleghi. La musica così diventa un collante creando legami più forti tra i docenti ed esprimendo creatività agli studenti.


In un’epoca in cui la pressione accademica e lo stress da insegnamento possono essere sopraffacenti, il gruppo rappresenta un’oasi di libertà e di espressione artistica. Ricordano che dietro ad ogni insegnante c’è una persona con passioni e interessi che vanno al di là del proprio lavoro, e che la musica è un linguaggio universale che può unire anche le menti più diverse.










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