top of page
  • Immagine del redattoreRedazione

Jacopo Rosa: Il consigliere musicista con il rock nel sangue. Il suo brano fa boom di ascolti.

Jacopo Rosa, in arte Jacopo Mack Rosa, ha quasi 26 anni. E' nato a Parma, fresco di tortellata di San Giovanni, il 24 giugno 1995 ed è un adoratore del buon cibo e della buona musica. Consigliere comunale in un paesino della bassa parmense (Colorno), non si ferma mai: studia, lavora, suona e canta ed allena bambini nella locale squadra di calcio.


Articolo di Nicola Scillitani

& Sandro Sandri (Public Relations)


Negli ultimi tempi, impazza sul web la sua canzone: "Pane e culatello". Una canzone semplice ma che ti rimane nella testa per via del suo stile rock dall'innata simpatia.


"Penso, anzi, sono convinto che quella data abbia già in partenza parecchio influenzato il mio amore per la Bassa e per tutta la provincia di Parma: un sentimento che voglio raccontare ed esaltare nella mia musica e che mi spinge a dedicarmi anima e corpo a queste realtà attraverso l’impegno politico quotidiano, che è preparazione, studio, conoscenza dei luoghi e ascolto delle persone. La mia vita si divide tra studio e lavoro, tutti accomunati dalla passione. La politica è una grande passione: per questo ho deciso di dedicarmi agli studi politici e all’attività politica nell’amministrazione locale. Ora, dopo la triennale, sto frequentando il corso di laurea magistrale in Scienze Politiche e di Governo dell’Università degli Studi di Milano e la Scuola di Liberalismo del Centro Studi Einaudi. Il calcio è altrettanto una grande passione e per questo sono passato dal viverlo come calciatore al trasmetterlo ai più giovani come allenatore, un’esperienza che mi sta regalando tante emozioni in una società fantastica come il Colorno Calcio, dove sono cresciuto umanamente e sportivamente. In ultimo e allo stesso modo, anche la musica è una grande passione e, dopo tanto tempo di studio sullo strumento e canzoni scritte e lasciate nel cassetto, vediamo se riesco a farne anche una sorta di mestiere o meglio, per come mi piace vederla, un passatempo remunerativo. Insomma, in sintesi posso dire che la mia più grande aspirazione è senza dubbio quella di vivere facendo al meglio quello che mi piace fare. Niente più, niente meno..."


L'intervista:


1. Jacopo Rosa. Giovane, laureato, studioso, lavoratore e consigliere comunale. Com'è iniziata la tua passione per la musica? Sei autodidatta?


La mia passione per la musica è nata alle elementari, fatte dai Salesiani a Parma, vedendo altri amichetti frequentare il corso di chitarra. Subito, non vedendo risultati, ho mollato, per poi riprendere a frequentare un piccolo corso sempre all’interno dell’istituto San Benedetto all’epoca delle medie col professor Manfrin. Da lì non ho più abbandonato né la musica né lo strumento, iniziando poi la scuola di chitarra in Arti&Suoni a Colorno col mitico prof Fabio Ceci. Intorno ai 20 anni, sempre nella stessa scuola, ho frequentato anche il corso di canto con il grande Alberto Venturini per migliorare una voce che fino all’epoca era stonata come una campana. Ora grazie ad Alberto di strada ne è stata fatta rispetto all’inizio, ma tanta ancora ce n’è da fare, lo riconosco. In ultimo, all’età di 22 anni ho preso lezioni di chitarra elettrica da Jonathan Gasparini, chitarrista di Marco Ligabue e dei Mamamicarburo. Oggi sono passato dal prenderle al darle, spero solo di essere bravo almeno la metà di quanto è stato bravo chi ha insegnato a me in questi anni.


2. Hai mai fatto un disco prima del brano Pane e Culatello?


No. “Pane e Culatello” è il mio primo brano originale registrato e pubblicato. Prima di questa canzone però ho prestato la mia chitarra alla realizzazione della colonna sonora del film “L’Uomo Samargantico” che era candidato allo scorso festival internazionale del cinema di Salerno e che ora, anche con la colonna sonora, è in corsa per il premio David di Donatello. Inoltre ho avuto altre collaborazioni minori che sono state comunque ottime esperienze di crescita. Ora senza dubbio il mio obiettivo è registrare il primo album, di cui Pane e Culatello sarà parte. Le altre canzoni ci sono già, non vedo l’ora di farvele ascoltare.


3. Com'è nata la canzone "Pane e Culatello" e a cosa è ispirata?


Ero a casa con la chitarra in mano. Mi sono venuti in mente un giro carino e le parole giuste e ho messo il tutto nero su bianco. Le canzoni, almeno le mie, nascono così. Poi tutto il resto (i significati, la filosofia che c’è dietro, etc.) viene dopo. Il motore che mette in moto il tutto è sicuramente un’ispirazione momentanea che non riesco né a decifrare né a descrivere. È così e finché c’è scrivo.


4. La canzone sta ricevendo un buon successo. A quale concorso stai partecipando e come sta andando?


Sì, devo dire che Pane e Culatello sta piacendo e sta girando. Mi hanno scritto tanti amici che l’hanno apprezzata e già questo per me è un successo. Gli ultimi dati che ho risalgono a gennaio, prima della selezione a Sanremo Rock e del relativo articolo, e già allora avevo ottenuto circa 7mila ascolti nelle varie piattaforme in cui è stata inserita. Dopo quell’evento, almeno su YouTube, gli ascolti sono quasi triplicati e ho visto che la notizia ha riscosso molto interesse. Adesso mi sto preparando per la finale regionale del concorso, di cui non ho ancora la data. Vedremo come andrà. Intanto, dato che credo che i concorsi oggi siano la via principale attraverso cui farsi ascoltare e conoscere, non mi sto chiudendo nessuna via, anzi. Sto già valutando altre candidature, tra cui quella alla prossima edizione di Italia’s Got Talent, cui ho già mandato la richiesta.


5. Dove è stata registrata? Hai fatto tutto da solo?


Sebbene ora mi stia costruendo uno studio di registrazione casalingo, all’epoca dell’uscita di “Pane e Culatello” non disponevo di alcuna strumentazione. Perciò mi sono dovuto appoggiare all’amico Francesco Marai, un grande professionista con cui è nata un’ottima collaborazione che ci vede attivi su più fronti.


6. Qual è il tuo genere musicale preferito? C'è qualche cantante che ti ha ispirato?


Io sono orgogliosamente un rockettone. Sono cresciuto ascoltando i Pink Floyd, i Dire Straits, i Led Zeppelin, i Metallica, i Guns’n’Roses e tanti altri artisti che nel corso del tempo mi hanno non solo influenzato, ma guidato e tenuto compagnia nel corso della mia vita. In un secondo momento mi sono aperto alla musica italiana, diventando un gran fan del Liga e da poco ho rivalutato molto anche Vasco, che prima ignoravo. L’ispirazione viene da tutto ciò che vedo e ascolto: cerco di fare mia ognuna delle cose che mi colpiscono in ogni artista che scopro. La musica è contaminazione, imitazione, scambio. Ultimamente non nego che mi stanno appassionando molto la musica classica e le colonne sonore dei film. Infatti con lo strumento è un periodo in cui passo dallo studiare e suonare Paganini, Mozart, Bach, Pachelbel al riprodurre con lo strumento le sigle di Jurassic Park (in assoluto la mia preferita), dei Pirati dei Caraibi, di Back to the Future fino ad arrivare a Morricone.


7. Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali per il futuro?


Procedo per gradi. Questo percorso si costruisce passo dopo passo con molta umiltà e soprattutto con grande passione. Questa deve essere sicuramente il filo conduttore. Il giorno in cui mancherà smetterò. Sicuramente il primo obiettivo è finire l’album dove comparirà “Pane e Culatello”. Inoltre ho già pronte le canzoni anche per realizzare un secondo album. Di idee ce ne sono tante e i progetti nascono ogni giorno. Sono molto fiducioso per il futuro e ottimista perché, comunque vada, sto facendo quello che mi piace.


Il brano "Pane e culatello":


Il video saluto per InVeritas Press:


Pubblicità:




bottom of page