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Immagine del redattoreRedazione

Marilena Anzini: “Bio-” è il nuovo disco

Il nuovo album dell’artista e del suo ensemble vocale femminile Ciwicè, un affascinante mix tra canzone d’autore, sonorità folk della world-music e canto corale contemporaneo.




Bio- è la naturale evoluzione del lavoro di Marilena Anzini iniziato nel 2020 con Oroverde e continuato con Gurfa del 2022. L’interesse per l’universo ‘voce’ è forse ancora più marcato in quest’ultimo album, che contiene ben tre tracce completamente vocali, a cappella, cantate da Marilena e dalle Ciwicè, l’ensemble vocale femminile da lei diretto. Gli arrangiamenti vocali sono anche negli altri brani sempre in evidenza, con un utilizzo non convenzionale delle voci in bilico tra le sonorità folk della world-music e la sperimentazione vocale. L’ispirazione all’improvvisazione vocale e al circlesinging di Bobby McFerrin è sempre presente: Il coro è costituito da voci che si intrecciano tra loro con l’utilizzo non solo di parole o vocali ma anche di fonemi e linguaggi inventati, con parti armonizzate e di contrappunto che diventano delle vere e proprie parti costitutive della struttura musicale.


«‘Bio-‘ è uno sguardo su tutto ciò ‘che vive’, sull’equilibrio precario e mutevole tra la gratitudine per la meraviglia della vita e lo sgomento per tutto ciò che la ostacola, uno sguardo affascinato dall’unicità di ogni essere vivente - che sia un albero centenario o una bimba appena nata – e commosso dalla sua vulnerabilità.» Marilena Anzini


Cinque brani sono in italiano e tre in inglese.

I brani non a cappella sono sostenuti dalla chitarra acustica di Marilena e dal basso di Michele Tacchi, ad eccezione di un brano in cui le voci sono accompagnate solo dal suono del Ronroco, bellissimo strumento boliviano a cinque corde doppie. 

Anche stavolta troviamo degli ospiti: l’ammaliante arpa celtica di Ludwig Conistabile, musicista e musicoterapeuta, e la splendida voce di Nicoline Snaas, nota cantante e formatrice vocale olandese. C’è poi un piccolo intervento vocale di Giorgio Andreoli che suona anche un particolare scacciapensieri proveniente dalle steppe della Mongolia nel brano conclusivo dell’album. 

Giorgio Andreoli è il responsabile di tutta la produzione in studio, dalla registrazione al mixing e al mastering: la sua cura nel trovare l’equilibrio negli arrangiamenti e le ambientazioni sonore adatte ad ogni brano, lo rendono una figura fondamentale ed insostituibile nel progetto di Marilena.


Bio- [dal gr. βίος «che vive»] è il titolo dell’album, il cui filo conduttore è, appunto, ‘tutto ciò che vive’. In questi brani dunque l’attenzione dell’artista si posa maggiormente sull’aspetto più ‘terreno’ quasi a cercare un maggiore equilibrio tra terra e Cielo. Questo sguardo si volge così anche sulle inevitabili difficoltà della vita, spaziando da temi più personali fino a quelli più universali: si parla delle relazioni tra esseri umani, con un accento particolare sul tema della comunicazione, tanto caro a Marilena, fino ad arrivare ad una sorta di preghiera laica per la pace nel mondo.


La grafica del disco si avvale dei bellissimi disegni a pastello dell’artista svizzera Estheranna Stäuble, ispirati e creati appositamente per accompagnare ogni brano e tutto l’album.


TRACK BY TRACK


1.Gratiae

‘Gratiae’, in latino, è il plurale della parola ‘grazia’, che significa ‘dono gratuito’ e che ha la stessa radice di ‘gratitudine’. Il brano che apre l’album è così un inno alla vita, misterioso dono che ci viene fatto in ogni istante e sembra suggerire una sensazione in equilibrio tra la gratitudine e lo stupore. È un brano a cappella dove le voci corali alternano suoni a bocca chiusa con altri a bocca aperta, creando un effetto ‘a onde’. Gratiae ha ricevuto una menzione speciale al Premio InediTo 2023 e si è guadagnato l’accesso alle finali di Musicultura 2024.


2.Communication haze

Il brano nasce da una riflessione su ciò che rende difficile la comunicazione, quella specie di ‘nebbia’ fatta di aspettative, equivoci, interpretazioni, supposizioni, una nebbia che rende impossibile un dialogo chiaro e sincero. Il testo, in inglese, ruota intorno all’espressione ‘What if…’ ‘E se…’ a cui seguono tutta una serie di proposte alternative alla comunicazione verbale, spesso surreali, che intendono suggerire la possibilità di aprirsi ad un ascolto più attento e profondo, ripulito da tutto ciò che lo inquina.  Il brano ha un andamento scorrevole e ritmato, quasi folk-rock, con due special che si aprono con ritmo ed armonia differenti.


3.Lezione da un seme 

Questo brano è caratterizzato dall’incantevole suono del ronroco, uno strumento tradizionale boliviano con cinque corde doppie di nylon, simile ad un mandolino. Il testo ha a che fare con il miracolo dell’unicità di ogni creatura, con la vertigine che si prova di fronte alle potenzialità di un seme che può germogliare, crescere, fiorire e dare frutti. Nel finale c’è un’alternanza tra tonalità maggiore e minore che intende suggerire la ciclicità della vita che si trasforma in continuazione, come fa il seme che ‘per fiorire si disfa e non muore mai’.


4.Tai Chi

Il primo ospite di Bio- è Ludwig Conistabile, musicista e musicoterapeuta che con la sua arpa celtica dona un tocco perfetto a questa canzone dal clima onirico ed ammaliante. Il testo descrive il fascino del Tai Chi (pronuncia: ˌtaɪ ˈtʃi), antica arte marziale meditativa cinese che, attraverso la pratica della fluidità nel movimento del corpo, insegna la grazia e la pace interiore. Il basso sostiene l’arpa donando al brano un bel radicamento nelle risonanze più gravi; la melodia gioca su suoni glissati e semitoni arcani, con suono arioso e trasparente; le voci corali entrano delicatamente, quasi sottovoce, con suoni eterei e melodie incantatorie.


5.Unknown drummer

Un brano in inglese dall’andamento folk, con strofe di largo respiro dove la melodia cantata da Marilena si chiede ad ogni inizio frase: ‘What is a heart?’ ‘Che cos’è un cuore?’. Una percussione vocale ne imita il battito che continua a pulsare ostinato e instancabile nonostante tutto ciò che può accaderci. Il dialogo tra la chitarra e il basso fretless si intreccia in modo più serrato sui ritornelli dove le voci delle Ciwicè si aprono in un’armonia corale che sottolinea il testo. 


6.Pace in terra 

Primo singolo, uscito il 15 dicembre 2024, il brano è fatto di sole voci e attraversa il filo conduttore di una fiaba immaginaria (raccontata in un linguaggio immaginario da cui affiorano, occasionalmente, significative parole in inglese) raccontata attraverso la simbologia di colori, linguaggi non verbali e armonie a volte dissonanti, perché nelle fiabe, e purtroppo ancora di più nella realtà, succedono anche cose difficili da sentire. È una sorta di preghiera laica per la pace nel mondo, dedicata in particolar modo ai bambini e a tutti gli innocenti che subiscono le conseguenze della sua mancanza.


7.Music on the ocean 

Ancora un brano a cappella, questa volta in inglese e con un andamento ritmico dispari, in 7/8. Music on the ocean è ispirata alla vicenda di Novecento, protagonista della famosissima pièce teatrale di Alessandro Baricco e del film ‘La leggenda del pianista sull’oceano’ da essa tratta. Novecento simboleggia, tra le tante cose, anche la paura di affrontare la complessità della vita e il bisogno di elaborarla introspettivamente attraverso l’arte, la musica in particolare.


8.Tra il silenzio e le parole 

Bio- si conclude con una sorta di tributo al canto libero e improvvisato, tanto caro a Marilena. Il brano si conclude con una lunga coda nella quale si intrecciano parti vocali senza parole: su questo tappeto sonoro-vocale Michele Tacchi ci regala uno stupendo solo di basso fretless che si intreccia con l’intenso ed emozionante solo vocale di Nicoline Snaas, con gli interventi di Marilena e, sul finire, con una chicca di Giorgio Andreoli che, oltre ad una particina vocale, suona il khel khuur, una sorta di scacciapensieri proveniente dalla Mongolia. È una sorta di marcia celebrativa della vita, un po’ caotica e festosa, con alti e bassi, complessa, energica, emozionata.


Autoproduzione

Release album: 16 gennaio 2025

BIO

Marilena nasce a Busto Arsizio (Va) nel 1964 e canta e suona la chitarra fin da quando era bambina. Inizia giovanissima a suonare e cantare in vari gruppi proponendo repertori che vanno dal folk americano alla musica d’autore italiana e si dedica ben presto anche a scrivere brani propri. 

Nel 1998 fonda, con Giorgio Andreoli il gruppo acoustic-rock Arecibo, di cui è stata cantante, autrice e compositrice fino al 2012, ottenendo importanti riconoscimenti tra cui il Premio della critica al concorso Bianca D’Aponte (presieduto da Fausto Mesolella) e la finale di Voci per la Libertà nel 2002, in seguito alla quale apre il concerto di Elisa per Amnesty International a Padova nel 2003.

Si interessa via via sempre di più al canto corale e fa parte per diversi anni dell’orchestra vocale a cappella Ancore d’aria - condotta da Oskar Boldre - con cui incide un album, Teptalidum (2009). Con la guida di Oskar Boldre scopre l’arte dell’improvvisazione vocale e delle circle songs, che approfondisce poi studiando anche con Rhiannon, storica componente della Voicestra di Bobby McFerrin. Fa parte per un breve periodo di un ensemble internazionale di Improvvisazione vocale, con il quale offre alcuni concerti in diverse importanti città europee (Amsterdam, Berlino, Dusseldorf…)​. Contemporaneamente svolge un’intensa attività didattica: insegna musica, canto, canto corale, improvvisazione e funzionalità vocale presso scuole, associazioni e nel suo studio a Busto Arsizio. Già socia fondatrice e presidente dell’Associazione di promozione sociale Home and Journey, ne continua come libera professionista il lavoro di ricerca e di diffusione di tutto ciò che riguarda la voce, il canto e la crescita personale. Collabora anche con l’Associazione Voce Mea di Santa Giustina (BL) e con il Centro di Ricerca di Musicoterapia Arpamagica di Milano.

Dal 2019 dà inizio ad un nuovo progetto solista e riprende a scrivere canzoni con regolarità: la sua ricerca e il suo lavoro sulla voce portano ad una nuova vena creativa che dà ai sui suoi brani una nuova luce con arrangiamenti vocali raffinati e insoliti, che diventano a detta di molti una caratteristica particolare e distintiva della sua musica. Il suo primo lavoro discografico Oroverde esce nel dicembre 2020 con il supporto di Giorgio Andreoli che ne ha curato con lei la produzione.

Con la sua chitarra acustica e le sette voci femminili dell’ensemble vocale Ciwicè da lei diretto, Marilena partecipa a diverse importanti rassegne come Al riparo degli alberi a Trento, Le corti in canto a Locarno-CH e WoodinStock/Buscadero day al Parco Berrini di Ternate (Va). 

Il 2 settembre 2022 esce il singolo Belli numeri accompagnato dal video di Luisa Raimondi e successivamente, il 1 ottobre, il nuovo album che si intitolerà Gurfa, che letteralmente significa «l’acqua che si può raccogliere in una mano».

È in uscita il 16 Gennaio 2025 il terzo album, Bio-, che sarà preceduto dal singolo Pace in terra il 15 Dicembre 2024, accompagnato dal video realizzato da Michela Piazza. Con Gratiae, uno dei brani di Bio-, ha ricevuto una menzione al Premio InediTo 2023 e si è classificata nei primi 60 a Musicultura 2024 partecipando alle audizioni live di Macerata.



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