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Recensione dell'EP di WUT: COSE STRANE E INFELICI

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

L'EP d'esordio di Weird Unhappy Thinks include 5 brani per le piogge primaverili. Un mix di sintetizzatori e chitarre elettriche dallo stile post-punk e alternative. Un tuffo nell'intimità della solitudine alla ricerca della rinascita.



BIOGRAFIA:

Weird Unhappy Things , anche noto come WUT , nasce da un'idea di provincia, da un bisogno di evasione e di narrazione dei moti di questi tempi moderni. Figlio del post-punk, dell'alternative e della musica elettronica, l'obbiettivo di questo progetto musicale solista è quello di mescolare onde sonore ad un agglomerato di parole che portino l'ascoltatore dentro sé stesso, che facciano vivere situazioni che spesso si vogliono evitare.

La parte testuale all'interno di Weird Unhappy Things è fondamentale e molto spesso è proprio da lì che nasce il prodotto finito di canzone. Musica mossa dal cinismo del cemento, dalla purezza della natura, dalla freddezza dei sintetizzatori e dal calore delle chitarre elettriche.

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