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ESCLUSIVA: Struttura protetta "casa Sonrisa" (MS) - ospiti al freddo, senza cibo e tra i rifiuti.

Persone in difficoltà che avrebbero dovuto ricevere alloggio e protezione, ed invece costrette a soffrire la fame, a stare al freddo e a convivere tra ratti, insetti e rifiuti.


Di Nicola Scillitani


"Io e la mia bambina abbiamo visto lo scheletro di un ratto dietro un termosifone e soffrivamo la fame!"


Queste sono le parole di Mariana, giovane madre, una delle tante che hanno trascorso un lungo periodo all'interno della struttura "Casa Sonrisa" di Stiava convenzionata alla cooperativa Serinper, casa di accoglienza per madri e figli, minori in difficoltà sociale e/o familiare, da qualche giorno al centro della cronaca nazionale per reati di corruzione, scambio politico mafioso e maltrattamento sui bambini.


Oltre a Mariana, anche Chiara, ospite dell'edificio versiliese lamentava le medesime cose, ma anche freddo e qualità del cibo pessima. Le ragazze si rivolgevano allo studio Help point service di Arianna Bertuccelli a Massa e al legale dell'agenzia per presentare denuncia e esporre gli illeciti.


"Negli occhi delle madri intravedevo timore e lacrime celate dal coraggio di parlarne con degli estranei" racconta Bertuccelli. Questi sono reati pesanti che rimarranno per sempre nella testa e del cuore delle vittime ed è giusto che i responsabili paghino la propria pena, fino all'ultimo, senza nessun sconto!".


Si va quindi a configurare una "seconda Bibbiano". Eppure sul sito della struttura si può leggere:


La cooperativa Serinper offre accoglienza per gestanti, madri con figli, donne in difficoltà e minori, avviando percorsi di aiuto, accoglienza e inserimento ai bambini e alle mamme che si trovano in un momento di grave disagio della loro vita. I destinatari diretti del servizio offerto sono minori e donne italiane o straniere con figli minori a carico, e vengono inserite in prima accoglienza su segnalazione dei Servizi Sociali territoriali o delle agenzie di sicurezza, che ne rilevano la situazione d’urgenza e di pericolo. Nella casa non trovano solo una sistemazione abitativa adeguata, ma anche uno stile di vita improntato a regole, rispetto, sicurezza, capacità di collaborazione. La risposta sociale che la cooperativa dà al bisogno espresso dalle donne è di aiutarle nelle assunzioni di responsabilità e nel raggiungimento dell’autonomia, nell’ affrontare la loro nuova situazione familiare. Viene offerta, quindi, assistenza alle madri e alle gestanti, mediante consulenze mediche specialistiche e attraverso il sostegno psicologico individuale e di gruppo. Questo avviene grazie alla presenza quotidiana di personale specializzato e nella gestione quotidiana della vita domestica. Inoltre la cooperativa sociale, che dispone di un personale altamente qualificato, si adopera per rendere più semplice l’inserimento delle donne in percorsi di crescita professionale individualizzati al fine di orientare le stesse verso il mondo del lavoro".


Arianna Bertuccelli (che si dice certa di come vengono trattati gli ospiti nella struttura) e tutta Help point service vogliono ringraziare Elisabetta Tocci del gruppo Angeli e Demoni che da tempo si occupa di illeciti circa gli affidi e di maltrattamenti su minori, che in questa battaglia li sosterrà.




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