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La storia della cantautrice Anna La Croce contro bullismo e body shaming

Immagine del redattore: RedazioneRedazione

LA SCOPERTA DI ANNA LA CROCE  SU TIK TOK

: LA GIOVANE CANTAUTRICE CHE TRASFORMA GLI INSULTI IN FORZA E CONQUISTA I SOCIAL CON UN MESSAGGIO POTENTE



Ha 18 anni e, pur provenendo dalla Calabria, Anna La Croce sta conquistando il web e i cuori di tantissimi giovani con la sua musica e il suo coraggio. Cantautrice e studentessa, Anna è diventata protagonista di una vicenda che unisce leggerezza, talento e una straordinaria lezione di vita.


Tutto è iniziato con un video pubblicato su TikTok, realizzato sulle note di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi. Il contenuto, nato con l’intento di strappare un sorriso in momenti difficili, ha rapidamente raggiunto quasi un milione di visualizzazioni. Tuttavia, l’onda di popolarità ha portato con sé una pioggia di commenti offensivi sul suo aspetto fisico, riportando alla luce vecchie ferite e momenti dolorosi del passato.

Il video su TikTok è stato il punto di svolta: invece di chiudersi nel silenzio, Anna ha scelto di rispondere con determinazione. In un video di replica, ha ringraziato chi l’aveva sostenuta e ha lanciato una riflessione incisiva, affermando:  

“Io ho imparato a farmi scivolare addosso certe parole, ma non è così per tutti. Se al mio posto ci fosse stato qualcuno di più fragile, quelle parole avrebbero potuto fare danni enormi.”  


Così, trasformando il dolore in una lezione di vita, ha mostrato che ogni critica, per quanto dura, può essere un’occasione di crescita.


La reazione non si è fatta attendere: numerose ragazze, non solo della sua regione ma di tutto il paese, hanno iniziato a creare video di supporto, schierandosi al suo fianco e facendo squadra contro la cattiveria online. In un’epoca in cui i social amplificano spesso competizione e invidia, Anna e le sue sostenitrici hanno dimostrato che è possibile scegliere l’accettazione e il sostegno reciproco.


In uno dei suoi video più emozionanti, Anna ha ricordato:  

“Non esiste la perfezione. La vera bellezza è nelle nostre crepe, nelle imperfezioni che ci rendono unici. È proprio da lì che entra la luce, è lì che scopriamo chi siamo davvero.”

Oltre ad aver trasformato un momento difficile in un messaggio di speranza, Anna si distingue anche per il suo impegno nello studio e nella musica. Frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale Finanza e Marketing ITC XXIV Maggio 1915 di Trappitello (Taormina, ME) e studia canto al Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina. Tra un libro di economia e una lezione di solfeggio, coltiva la sua più grande passione: la musica, strumento attraverso il quale trasmette autenticità e forza.


Le sue canzoni portano avanti tematiche importanti. In “Ci sono anch’io” offre un inno per chi si sente invisibile, combattendo il bullismo e promuovendo l’autenticità; in “Sto cercando te” racconta un viaggio introspettivo alla ricerca di sé stessi; mentre “L’amore non è violenza” è un brano delicato e potente, dedicato a Giulia Cecchettin e a tutte le donne vittime di violenza, che ribadisce come l’amore vero non abbia nulla a che fare con il possesso o l’aggressività.


Anna ha sempre affrontato episodi di bullismo, sia nella vita reale che online. Gli insulti ricevuti dopo il video virale hanno riaperto vecchie ferite, ma lei ha scelto di trasformarli in un’opportunità per crescere. Ha compreso che il giudizio degli altri non deve impedirle di essere se stessa e che, anche nelle cattiverie, si può trovare uno spunto per diventare più forti. Il suo messaggio a chi sta attraversando momenti difficili è chiaro e sincero.

Con gratitudine, Anna ringrazia tutti coloro che la sostengono, in particolare i suoi genitori, che l’hanno cresciuta con sani principi e continuano a guidarla nella realizzazione dei suoi sogni. Il loro amore e la loro presenza costante le hanno insegnato il valore della resilienza e della gentilezza.


Per restare sempre aggiornati sul suo percorso e scoprire le novità, si invita a seguire Anna La Croce su tutti i social media. Dalla sua terra a un pubblico sempre più vasto, la sua storia dimostra che ogni voce conta e che, davvero, non si è mai soli.

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